In base alle norme vigenti cui deve attenersi
Poste Italiane SpA – ma ciò accade in tutto il mondo – il postino , per
consegnare una raccomandata, deve suonare al citofono. Se il destinatario non
risponde, deve lasciare un avviso. Ma prima di lasciarlo, deve assicurarsi che
la persona non ci sia effettivamente. E se accade che nello stesso condominio
non siano presenti in quel momento diverse persone? Oppure che qualcuno non sia
in grado di rispondere perchè malato o handicappato? Ebbene, il postino dovrebbe
caso per caso salire e consegnare la raccomandata alla porta. Ma la maggior
parte di essi non lo fa. Si riempiono gli atri dei palazzi di avvisi che ben
presto si trasformano in carta straccia e finiscono nella spazzatura. E questo è
un grave disservizio che procura danni economici e morali.
La colpa ovviamente non è dei postini ma di chi
li dirige e dell'Azienda.La quale ha sempre più problemi. E non solo nella fase
della consegna.
Dagli organi di stampa emergono i continui disagi causati
da ricorrenti problemi gestionali dell’azienda Poste italiane S.P.A. In Italia non tutti gli sportelli operano a servizio del pubblico, anzi alcuni di essi restano chiusi, creando non pochi disagi agli utenti, costretti ad estenuanti file per il pagamento di una semplice bolletta. La mancanza di sportelli a causa della carenza di personale, risulta essere solo una delle anomalie , che - sommata a tante altre - sta agitando i cittadini costretti ad adeguarsi agli sportelli naturalmente con spirito di rassegnazione e sopportazione.
Rimpiangiamo tutti gli anni in cui le Poste erano un Ente Pubblico e si occupava del suo compito: la consegna della posta e non , come accade ora in prevalenza, di servizi finanziari. Il problema della riorganizzazione degli uffici postali sta mettendo in crisi le famiglie di lavoratori e pensionati a causa delle attese interminabili per poter effettuare il pagamento di un conto corrente, per poter ritirare la pensione e per qualsiasi altra operazione postale, poiché tutti i servizi vengono erogati da pochissimi sportelli.
La difficoltà, nell’usufruire dei servizi postali ,diventa insostenibile ed è palese il fatto che il personale addetto agli sportelli, pur prodigandosi, è assolutamente carente rispetto ai compiti che è chiamato a svolgere.Siamo di fronte a un depauperamento dei servizi minimi essenziali , grave, perché incide su utenti per lo più anziani , malati, handicappati.
E' uno stillicidio di segnalazioni. L'ultima, quella di oggi: Foggia sepolta dalle raccomandate (clicca sul seguente link:http://foggia.ilquotidianoitaliano.it/dalla-provincia/2013/04/news/foggia-sepolta-da-raccomandate-poste-italiane-apra-nuovi-uffici-23067.html/ ).
Speriamo che il nuovo Governo che si sta formando assegni la giusta attenzione a questi fattori di disagio, che riguardano tutto il Paese, e che abbia il coraggio di bloccare immediatamente processi di ristrutturazione e riorganizzazione scellerati evidentemente orientati da interessi privatistici molto distanti da quello pubblico di garantire il buon funzionamento al servizio essenziale del recapito della posta.
YASMINA