clicca sul logo

mercoledì 24 ottobre 2012

TRUFFE CORSI FORMAZIONE: SAVIONI (AGL): " E' ORA DI PREVENIRE CONTROLLANDO CAPILLARMENTE"

Questa la notizia:
http://www.liberoquotidiano.it/news/1105924/Lombardia-organizza-falsi-corsi-formazione-con-fondi-pubblici-arrestato.html

""""""""""Lombardia: organizza falsi corsi formazione con fondi pubblici, arrestato

Milano, 24 ott. (Adnkronos) - Organizzava corsi di formazione finanziati con fondi pubblici producendo registri contraffatti e, in alcuni casi, non li avrebbe neppure svolti. Per questo la Guardia di Finanza di Milano sta eseguendo in queste ore un'ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal gip Alessandra Clemente, nei confronti dell'amministratore di fatto di una cooperativa milanese, attiva nell'ambito dei corsi di formazione e di aggiornamento professionale, per i reati di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche e falso.
Le indagini, svolte su delega del sostituto procuratore di Milano, Paolo Filippini, sotto il coordinamento del procuratore aggiunto Alfredo Robledo, hanno consentito di appurare che l'indagato avrebbe indebitamente percepito erogazioni pubbliche in base legge 236/1993, pari ad oltre 1,3 milioni di euro, finalizzate all'organizzazione di corsi di formazione.
Gli accertamenti hanno rivelato che le attivita' oggetto dei finanziamenti sarebbero, in alcuni casi, mai state svolte oppure, in altri, sarebbero state rappresentate in maniera artificiosa mediante la falsificazione dei registri didattici prodotti alla Regione Lombardia. """"""""""


IVANO SAVIONI (della Segreteria Generale AGL):

"Ci risiamo. Il settore della Formazione (e non solo in Lombardia) è costantemente teatro di tentativi più o meno raffinati di truffare la Pubblica Amministrazione e tradire la fiducia di migliaia di giovani e delle loro famiglie.
E' ora di dire basta! Non ci accontentiamo più delle iniziative a posteriori della Magistratura, dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, spesso costretti a rimediare al vuoto della Politica. E' necessario che da subito venga condotta da parte degli Organi di controllo preposti una straordinaria opera di prevenzione di questi odiosi reati in quanto vedono come vittime i più deboli.Ogni giorno sorgono dal nulla nuovi Enti di formazione i cui promotori dovrebbero possedere idonei requisiti e, a questo scopo, monitorati e attentamente seguiti"

lunedì 8 ottobre 2012

CORO DELLA SCALA: PERCHE' LUI NO?ANCHE SE E' DELLA CISL......

Con una lettera inviata al Sovrintendente Stéphane Lissner (che proprio oggi abbiamo saputo che diverrà il prosimo direttore artistico dell'Opera di Parigi, a partire dal 2015, speriamo che conservi questo buon ricordo...) i Rappresentanti della Commissione Esaminatrice del Coro della Scala di Milano hanno denunciato l’assunzione con contratto professionale di un baritono andato in pensione.
Tutto ciò in violazione del Contratto Nazionale e delle graduatorie formate a seguito delle audizioni del maggio 2012.
Il baritono in pensione è Rappresentante Sindacale della Cisl e in passato , dicono, era stato molto severo nelle applicazione delle regole contrattuali.


Staremo a vedere come sistemeranno la cosa Pisapia e la direzione della Scala.


Ovviamente i lavoratori del coro vittime di questo scavalcamento sono infuriati e probabilmente adiranno azioni legali visto che dei sindacati interni (l'avvenimento lo dimostra) non sembra ci sia molto da fidarsi.


Una delle eccellenze meneghine quindi è definitivamente omogeneizzata alle tendenze imperanti. La Bocconi sappiamo quali frutti eccelsi abbia recentemente partorito. Nella Moda già si sussurra di stilisti che non fanno lavorare modelle non appartenenti a sindacati concertativi. Speriamo solo che alla Scala del Calcio, accanto a giocatori aderenti alla storica Associazione non ne spunti qualcuno con la tessera confederale. Oddio, a Milano chiuderebbero volentieri un occhio purchè si smuovesse la classifica........

mercoledì 3 ottobre 2012

SCIOPERO TRASPORTI: DOPO LO CHOC, RIFLETTIAMO E PROPONIAMO QUALCOSA DI NUOVO

Questo il resoconto e gli strascichi
Vorremmo innanzitutto dire che manifestiamo la nostra solidarietà sia ai lavoratori dei trasporti sia ai lavoratori (non del settore) che ieri hanno avuto grossi problemi per recarsi al lavoro.
NON siamo solidali con l'ASSTRA, con le Regioni, con il Governo, con i vertici delle Aziende di trasporto né con l'Organismo di Garanzia e tanto meno con i vertici delle Organizzazioni Sindacali promotrici dello sciopero. La responsabilità di quanto successo è di tutti costoro, tranne che dei lavoratori sopra richiamati.
L'ASSTRA farebbe bene a firmare, dopo 5 anni, il contratto di cui trattasi, il Governo e le Regioni a sollecitarla e a fare attenzione che i fondi verso quelle aziende vengano effettivamente dirottati verso le giuste destinazioni evitando di tagliare la dove si creerebbe un danno irreparabile. A volte si ha la sensazione che vi sia una sorta di complicità tra i vertici delle Aziende di trasporto e quelli dei Sindacati, come se fosse loro interesse comune mettere il coltello alla gola del consumatore per spillare più soldi al contribuente. Sarebbe infatti compito delle aziende vigilare che fatti come quello della saracinesca tra metro 1 e 3 a Milano non si verifichino. Quelle dell'Autorità di Garanzia poi sono le solite lacrime di coccodrillo quando ormai la frittata è fatta. Il quesito che anche stavolta è lecito porsi è: chi controlla l'Autorità di controllo?Chi verifica che i soldi con cui è mantenuta siano effettivamente ben spesi?
E' certo che il modello di limitazione del diritto di sciopero nei servizi pubblici ha fallito gli obbiettivi.
Gli utenti hanno avuto (e, sembra, prossimamente ne avranno ancor di più) pesanti disagi e danni, le Aziende (che, come accade nel settore pubblico e in quello dei servizi falsamente privatizzati) non ci hanno rimesso un euro, anzi, hanno guadagnato le trattenute per lo sciopero e risparmiato gli istituti collegati alla presenza al lavoro, oltre a essere considerate, ora, tra le vittime dei lavoratori, i lavoratori ci hanno rimesso relativamente alla loro immagine, il rinnovo del contratto (che magari adesso scatterà, come contentino) non potrà non subire gli effetti della spending review.
Tragicomica poi è stata la predica del Corriere della Sera il quale sembra arrivato da Marte , mentre sarebbe bene ricordare come da anni abbia sottovalutato i problemi del trasporto pubblico, nell'esaltazione del trasporto privato , salvo mettere in sordina , vista la mala parata, i fallimenti della strategia FIAT, delle industrie petrolifere, dei gestori di autostrade e delle procedure di privatizzazione che hanno interessato Alitalia e Ferrovie dello Stato, oltre al trasporto pubblico locale. Basterebbe che il Corriere della Sera dirottasse anche parte delle energie impiegate a beatificare Mario Monti verso una sollecitazione al Ministro Passera di prendere in mano, una volta per tutte, i destini di questo disgraziato trasporto popolare nel nostro Paese.
Quanto ai lavoratori, anche se il diritto di sciopero è sacro, ci appelliamo a loro affinchè non danneggino più dei loro pari. La maniera ci sarebbe, anche se toglierebbe spazio alle burocrazie sindacali. Non risulta che altre categorie di lavoratori, quando scioperano, vadano a bloccare l'esistenza dei lavoratori dei trasporti, impedendo loro di uscire di casa e andare al lavoro. I lavoratori dei trasporti pertanto non devono procurare a persone per bene come loro quei disagi che mai essi vorrebbero per sé. Una maniera per dimostrare maturità (e scaltrezza, ma per vincere occorre anche questa) sarebbe quella che scioperassero solo i controllori e non il resto del personale. In questa maniera i passeggeri viaggerebbero gratis senza difficoltà (e la vostra popolarità, nei loro confronti, schizzerebbe alle stelle), l'azienda (associata all'ASSTRA che, ribadiamo, va condannata per questo suo atteggiamento) non incasserebbe nulla per quel giorno e, eventualmente, gli altri lavoratori, con una colletta, potrebbero rimborsare i controllori per la trattenuta subita.
Semplice, ma non si farà mai. Altrimenti come giustificheremmo la presenza , il ruolo e i guadagni di Autorità di Garanzia sugli scioperi, dei vertici sindacali e dei giornalisti del Corriere della Sera che si occupano delle vostre proteste “cattive” che mettono in crisi l'ordine dei tecnocrati?